Da più di una settimana seguo, come tutti, tv, giornali, rete, monopolizzati dal disastro della Costa Concordia: giorno dopo giorno i miei sentimenti si sono freneticamente avvicendati passando dall’incredulità, per le immagini di questo gigante del mare ripiegato sul fianco, al dolore, per i morti e per la sofferenza dei familiari; ho provato rabbia, per una “riverenza” a scopo pubblicitario, che sarebbe la causa della tragedia e poi mi sono attaccata alla speranza di poter ritrovare più persone sopravvissute e i corpi delle vittime a cui dare una degna sepoltura.Ma ora sono decisamente in uno stato d’animo di profonda intolleranza verso quanti continuano a mandare o a trascrivere le telefonate tra il capitano della nave Schettino e l’ufficiale della capitaneria di porto De Falco facendone battute, parodie, satire…(per fortuna entrambi meridionali, Dio solo sa cosa si sarebbero inventati gli umoristi macabri se l’uno fosse stato del sud e l’altro del nord…) per non parlare dell’orrore verso chi ha avuto il pessimo gusto e la squallida ironia di creare perfino una maglietta con una delle frasi pronunciata la sera del dramma (squallore peraltro perpetrato da chi continua a mostrare la maglia!)Questi “tormentoni” vergognosi, le parodie, i personaggi dei fumetti che ne sono derivati feriscono, a mio avviso, quanti da questa tragedia hanno perso delle persone care, quanti hanno vissuto il panico di quei momenti, quanti disperano ormai di trovare perfino i corpi delle persone che amano.Continuo a chiedermi, che senso ha una parodia nata dalla disgrazia e dal dolore? Credo che la parodia possa essere usata in quegli eventi che seppur drammatici godono di un lieto fine, di un epilogo fortunato nonostante i fatti accaduti; ma laddove si sono perse delle vite umane, dove, tra le altre cose, si rischia anche un disastro ambientale, dove la giustizia dovrà fare chiarezza e le coscienze dovranno rispondere degli errori commessi, ebbene credo allora che la parodia, l’ironia e quant’altro siano senza alcun dubbio fuori luogo e decisamente offensive. Il mio pensiero va a tutti quelli coinvolti in questa tragedia sperando che possano trovare la forza e il coraggio di andare avanti convivendo col ricordo di questo tremendo momento della loro vita.