Le bestie dell’Isis hanno sferrato un altro vile colpo al nostro sistema di vita, alle nostre abitudini quotidiane, alle libertà conquistate nei secoli da paesi che hanno fatto della civiltà e della cultura i loro valori portanti, queste bestie hanno spezzato altre vite, hanno diffuso la paura e l’angoscia per ore in una città, una nazione, che da sempre ha accolto e accoglie milioni di musulmani, fedeli di quel Dio che hanno inneggiato nei loro deliri di morte, fratelli di “fede” caduti spesso sotto i loro colpi. E sono bestie perché prive di anima e morale ma peggio delle bestie perché dotati di ragione e consapevoli della barbarie che mettono in atto. Contro questi bruti ognuno di noi deve fare la sua parte secondo le proprie competenze e ruoli sociali, dobbiamo limitare l’ignoranza e la miseria che troppe volte sono alla base di queste ignobili azioni e organizzazioni, dobbiamo parlare con i nostri figli, i nostri alunni, con la gente diffondendo l’idea di una tolleranza che deve essere condivisione non sottomissione, bisogna insistere sul concetto che la coercizione equivale alla dittatura, all’oscurantismo, bisogna lottare per la democrazia e la libertà nello scopo comune di distruggere il cancro del terrorismo.