Qualche giorno fa, presi da un irrefrenabile desiderio di scappare dal ritmo di lavoro e soprattutto dallo smog, dal caos e dalla frenesia della mancanza di tempo che ci inghiotte (e spesso ci digerisce pure) abbiamo deciso di “fuggire” per una pausa pranzo un pò particolare e di questi tempi forse anche un pò fuori stagione. Così ci siamo lasciati dietro palazzi, strade trafficate, orrori acustici, per rilassarci su un prato verde in collina dove l’unica colonna sonora è stato lo scampanellio dei campanacci delle mucche. Un ritorno alla spensieratezza di bambini in un picnic di compleanno over 40! Il desinare, nel pieno rispetto del luogo e della tradizione, ha privilegiato piatti freddi e ingredienti saporiti: tramezzini tonno e maionese, pomodoro e insalata, e al prosciutto cotto, maionese, isnalata pomodoro capperi e olive, pane cafone e piccole graffe come torta di compleanno, frutta e spumantino. Ah! dimenticavo che il tutto è stato arricchito da mozzarella e caciocavallo comprati lungo la strada in un caseificio consigliatoci da un nostro amico cuoco (deliziosi!)Che paradiso, pance satolle, aria buona, risate…il festeggiato, il nostro angelo buono, ha ricevuto in questo scenario bucolico i suoi regali, qualcuno un pò bizzarro seppur simpatico, qualcun altro più tradizionale e ha ricevuto soprattutto amore e affetto nella calma di un tempo che si è fermato per qualche ora; un’arietta fresca e la mattinata di lavoro hanno condito il nostro appetito facendoci mangiare di vero gusto mentre la piacevole compagnia ha fatto il resto portandoci in viaggio nel tempo tra i vari ricordi di picnic passati e di cibi perduti tra cui uno, il salame di cioccolato, ha avuto la meglio sugli altri. Lo stesso angioletto ha rimembrato che da fanciullino, ai tempi della scuola elementare, la mamma del suo migliore amico, lo preparava sempre e lui ne era ghiotto. “Da quanto tempo non lo mangio…”così prima del soffio delle candeline il nostro celebrato amico ha espresso il desiderio di mangiare un salamino di cioccolato. Anche io da bambina lo mangiavo spesso, lo preparava mia madre seguendo la ricetta di zia Maria (che io, in tempi non sospetti, ho fedelmente ricopiato da un vecchio blocknotes ricco di ricette dolci) se volete saperne di più fate un salto in gnam gnam e sbirciate la ricetta.