Il talento per la vendita non è da tutti, ci sono persone che si limitano alle sole(mere) “transazioni economiche” ed altre che invece, pur concludendo un affare, riescono a trasmettere il calore e il colore dei luoghi, della cultura, delle tradizioni del proprio territorio. I loro prodotti diventano in qualche modo “testimonial”, per dirlo alla maniera social, o ambasciatori per usare un’espressione un po’ più chic, della città e più genericamente della regione in cui svolgono la propria attività.
Quando viaggio, mi piace chiacchierare con le persone, scoprire il perché dei loro viaggi, confrontare le nostre considerazioni, ricevere e dare dritte su quanto vedere, sul cibo, sull’artigianato… ma soprattutto adoro parlare con gli autoctoni perché sanno svelare l’essenza della propria città con trasporto, con cognizione di causa, con senso di appartenenza e spesso con quel pizzico di sano atteggiamento critico.
Così, quando nei negozi incontro personale disponibile e sopratutto “preparato”, trovo molto gradevole scambiare due chiacchiere soprattutto se i prodotti proposti hanno qualcosa da raccontare. Passeggiando tra le viuzze della splendida ed elegante Amalfi vestita a festa per il Natale, ci siamo imbattuti più volte in una presenza al quanto preponderante quella del “somarello”, rappresentato qua e là e sotto diverse forme un po’ ovunque; così come nostro solito, dopo aver avanzato varie ipotesi, abbiamo chiesto se questo simpatico e anche storico e letterario animale fosse legato alla città marinara per qualche particolare motivo.
L’arcano è stato risolto in un simpatico e raffinato negozio di ceramiche e oggettistica, le cui due titolari cordiali e disponibili, dedicandoci tempo e simpatia, ci hanno spiegato che il ciucciariello in questione è una presenza concreta e necessaria nella vita quotidiana degli amalfitani, il simpatico quadrupede, mansueto e resistente, infatti offre i propri servigi, accollandosi il peso reale di merci nelle strette strade e viuzze ripide del posto. I somarelli artistici si colorano del particolare verde ramina tipico della costiera che li rende unici nel loro genere e ne fanno una “marchio di fabbrica” tipico dell’artigianato locale.
Non ero a conoscenza di questa particolare sfumatura di verde né che l’asino fosse uno dei simboli di questa città (e più in generale della costiera) la cui potenza marittima e commerciale l’ha storicamente resa una delle più importanti repubbliche marinare della nostra bella Italia!
Amalfi mi ha sempre regalato momenti di serenità e distensione, i colori e l’odore del mare, la capacità di accogliere della gente, i sapori della cucina, le tipiche viuzze e il suo maestoso Duomo, le antiche e interessanti cartiere la rendono una cittadina da visitare e vivere… Come le altre perle della costiera, patrimonio dell’UNESCO dal 1997, Positano, Maiori, Minori, Vietri sul Mare, Ravello, ognuna di queste graziose e accattivanti località offre gradevoli e specifiche bellezze naturali e artistiche, la maestria degli artigiani locali, gli eventi musicali e la bontà dei prodotti del territorio.