Sabato sera mia figlia ed io abbiamo intrapreso un singolare viaggio, attraverso i secoli, nella storia del Mito. La nostra suggestiva macchina del tempo è stata il complesso Monumentale di San Francesco in Aversa, i nostri ciceroni degli attori talentuosi e davvero coinvolgenti. Siamo state letteralmente rapite dalle storie di Orfeo, Omero, la Pizia, di Shakespeare, di o’ Munaciello fino ad arrivare ai discorsi di Galileo egregiamente interpretato da Renato Carpentieri. L’ilarità, i sussulti, l’attenzione di tutti i presenti, soprattutto dei bambini, davano la misura della capacità interpretativa degli attori coadiuvati da musicisti che ci hanno deliziati a suon di arpa, chitarra e mandolini, tra musica mistica e tradizionale. E poi gli affreschi di scuola giottesca, le scalinate, la chiesa barocca, il belvedere delle monache di clausura, il corridoio con le loro celle, l’incantevole chiostro hanno contribuito in maniera decisiva al successo di quest’evento che si ripete dal 2006 ogni anno (i lavori in corso di alcune aree del complesso lasciano per altro presagire una prossima e ancora più degna veste di questo importante sito). E per finire dopo un vagabondare di quasi due ore stanchi nel corpo ma arricchiti nello spirito, siamo stati tutti rifocillati con deliziosi prodotti tipici del territorio; nel tornare alla realtà moderna e malgrado il ritardo iniziale, il blackout di quasi 10 minuti e lo smarrimento della diritta via di uscita, perché nessuno ci ha accompagnati fuori dal dedalo del convento, …abbiamo convenuto di aver trascorso una serata più che piacevole in questo viaggio “AttrAversa il Mito”.