I miei giorni in Provenza hanno assunto un significato particolare connotandosi come esperienza emozionale su più livelli: il piacere dell’organizzazione e la scelta delle città hanno stimolato il senso della scoperta evocando nell’immaginazione i percorsi da compiere sui passi di Van Gogh, Cézanne, Gauguin, delle antiche vestigia romane, tra le stradine e le botteghe degli artigiani, le passeggiate nei campi tra i profumi di lavanda e le soste golose nei bistrots locali (il cui solo pensiero hanno sollecitato le mie papille gustative per giorni prima della partenza). Tutto questo ha scatenato, fin dall’inizio, tanto entusiasmo e forte senso di iniziativa! L’allegria nel preparare il bagaglio poi la concitazione dei controlli in aeroporto e ancora quel pizzico di ansia che qualcosa possa non andare come previsto… tante, diverse emozioni che mi hanno fanno sentire felice, spensierata e… davvero bene, di un benessere psicofisico ritrovato!
Volo un po’ ballerino, aereo atterrato, auto a noleggio caricata… siamo en route verso Arles!
C’è un’atmosfera ad Arles che induce alla calma e alle conversazioni sottovoce, il ritmo frenetico del quotidiano tram tram di altre città resta fuori dal suo centro storico dove nelle strade non è difficile trovare gruppi di bambini che disegnano coi gessetti linee per delineare il gioco della campana. Il percorso pedonale dedicato Van Gogh rievoca le luci e le atmosfere che la mano dell’artista ha rappresentato nelle sue celebri tele…così camminando in quegli stessi luoghi ho come l’impressione di essere anche io parte di un’opera d’arte. L’Arena e l’Antico teatro ci catapultano nel glorioso passato romano della città che, qui in Provenza, incontra un “re” intelligente e veloce, il famoso “biou”, il toro di Camarga, nell’Arena infatti si tengono gli spettacoli taurini i cui spettatori radunati sono stati immortalati proprio da Van Gogh. Proseguendo nella nostra promenande le botteghe artigianali attirano la mia attenzione: cesti manufatti, capelli e borse di paglia, abiti da scena per spettacoli teatrali, ceramiche e saponi, tanti saponi alla lavanda il cui profumo rapisce l’olfatto. I profumi di questa città sono anche quelli della sua gastronomia ricca e variegata, per la nostra prima cena abbiamo scelto il “Bistrot populaire” che incarna l’ambiance tipica francese sia nei decori che nei sapori: cozze gratinate, polpo grigliato, crema di patate, salmone…tutto condito da una simpatica accoglienza.
Ho amato questa città, per la sua quiete, per l’architettura delle sue case dalle imposte di legno colorate, per la finestra del mio alloggio affacciata sull’Arena, per la storia, per l’arte, per i suoi sapori!
La nostra auto a noleggio ci ha condotti nella natura selvaggia del parco naturale della Camarga, una porzione di terra fatta di paludi, stagni, sabbia e risaie dove il suggestivo spettacolo dei fenicotteri rosa, leggiadri e romantici, dei cavalli bianchi, eleganti e sinuosi, e ovviamente dei vigorosi tori neri accompagna i visitatori alla scoperta di questo luogo a tratti selvaggio. Capitale della Camargue, il piccolo e pittoresco villaggio di Saintes Maries de la Mer ci accoglie tra le sue spiagge sabbiose, case bianche, stradine acciottolate, botteghe e locali per ogni tipo di avventore; ovunque in questo luogo si respira tradizione e folclore…una miscela di anima francese che accoglie sfumature spagnoleggianti e usi gitani.
Tappa successiva…Avignone! La città con il suo Palazzo dei Papi e i suoi bastioni è animata da avignonesi e turisti di ogni età, gruppi di studenti, seniors e famiglie si muovono per la città alla scoperta della sua storia lontana, della sua arte e cultura. Ci mischiamo fra loro e passeggiamo tra le mura (patrimonio dell’UNESCO) della città vecchia, passando da una piazzetta all’altra, ognuna legata ad una storia e ricca espressione dell’arte di vivere dei cittadini del luogo, fino ad arrivare alla maestosa piazza del Palazzo dei Papi. Restiamo affascinati dall’imponenza di questo enorme edificio gotico la cui struttura svela la sua natura di fortezza inespugnabile; al suo interno enormi spazi si elevano in altezza e ampiezza nelle varie stanze che percorriamo restituendoci una forte sensazione di maestosità dei luoghi. Bellissimo! Il percorso del palazzo, la salita lungo le scalinate che ci aprono ad una vista eccezionale sul Rodano, la città e il suo celebre ponte, ha sollecitato il nostro appetito…il tour avignonese si conclude con un delizioso croque monsieur che ci delizia e sostiene nel rientrare ad Arles!
La scoperta di Aix-en-Provence comincia da “La Rotonde”, la grande fontana costruita nel 1860 all’ingresso della città, da cui risaliamo verso il Corso Mirabeau, un lungo viale alberato che separa la città nuova dalla vecchia, costeggiato ai suoi lati da palazzi nobiliari dalle raffinate facciate, dai tipici ed eleganti dehors e punteggiato da altre tre particolari fontane che ammiriamo risalendo il viale.
È giovedì, giorno di mercato, il corso è particolarmente animato e colorato, ci sono bancarelle di cestini di vimini pieni di lavanda, abiti, borse, cappelli, ceramiche, bijoux e souvenirs raffiguranti il pittore Cézanne, figlio di questa bella città; ci inoltriamo tra viuzze e violetti paralleli che si aprono su altre piazzette e nuovi mercati: dei fiori, del pesce e alimentare, profumi di pane e pasticceria fuoriescono dalle boulangeries e pâtisseries
Aix-en-Povence è una città giovane, frizzante, sempre animata, raffinata e seducente questa sua anima si manifesta ad ogni passo, di giorno come di sera, attraverso i suoi dehors, e zampillanti fontane, le bellezze architettoniche i negozi e le botteghe, negli angoli che si svelano passeggiando piacevolmente e prendendosi il tempo di goderseli…
il nostro unico rammarico è proprio quello aver avuto troppo poco tempo per goderla del tutto.
Per il nostro soggiorno in Provenza abbiamo scelto di pernottare ad Arles presso il Palais de Luppé , che mette a disposizione due chambres d’hôtes all’interno di un edificio del XVII secolo, dimora dello scultore e mecenate Gaston de Luppé e centro d’arte da oltre 100 anni.
P.S. – meteo
Munitevi di una giacca a vento… il maestrale è sempre in agguato 💨💨💨
Sbirciate tra le mie foto e ne saprete di più!