3 settembre 2023.
Non mi è mai piaciuto venire meno ad un proposito e sono ferma sugli impegni presi, ecco perché mi sento rammaricata di aver mancato il mio editoriale dello scorso anno, consuetudine consolidata e programmata di questo mio spazio di condivisione. Il desiderio di scriverlo c’è stato, qualche idea qua e là è stata anche appuntata così come l’intenzione di “aggiornare” l’aspetto di questo sito a cui tengo tanto, tuttavia la vita, con il suo modo di fare improvviso e spiazzante, talvolta ci travolge e sconvolge i nostri piani; l’ultimo anno è stato particolarmente difficile sia fisicamente che emotivamente e solo l’aiuto e il sostegno delle persone che mi vogliono davvero bene mi ha permesso di superare e gestire le difficoltà e le sfide che ho dovuto affrontare.
Proust diceva: “Dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici. Sono i premurosi giardinieri che fanno fiorire la nostra anima.” Sono grata ai miei “premurosi giardinieri” che occupano, oggi più che mai, un posto speciale nel mio cuore! La gratitudine, così importante nelle relazioni tra le persone, pare stia perdendo terreno in una società in cui l’interesse personale prevale e i “favori” si fanno solo a chi può restituirli per scopi puramente materiali e si chiedono a coloro a cui abbiamo già elargito “cortesie” come merce di scambio…un circolo vizioso che alimenta i rapporti per così dire umani, ma che di umano non hanno assolutamente nulla. Così essere grati non ha più senso se il “fare del bene” agli altri non più è fine a se stesso ma legato a motivi puramente egoistici; per quanto mi riguarda, ho deciso, invece, di tenere sempre viva la meravigliosa disposizione d’animo che è la gratitudine.
Come molti, mi sono spesso chiesta quale sia la “formula magica”per sentirsi felici nella vita; le ricette sono tante…c’è chi trova, o si aggrappa, a quella che crede più valida (almeno per sé) sulla base delle proprie esperienze di vita, c’è chi sceglie di seguire quella indicata da altri (filosofi, poeti, romanzieri, psicologi) e c’è chi ricerca ancora il suo elisir di felicità. Siamo tutti concordi con l’affermare che Felicità è una parola “grossa” e come tutte le parole grosse comporta tante sfaccettature, e se si parla poi di stati d’animo la questione diventa ancora più sfumata e, aggiungerei, soggettiva. Per quel che mi riguarda, uno degli ingredienti per essere felici nella vita è proprio saper essere grati perfino dei momenti difficili, di sentimenti quali la tristezza o la noia finanche la rabbia perché senza di essi non saremmo in grado di distinguere, apprezzare e godere a pieno di quegli attimi e periodi in cui ci sentiamo felici per le più svariate ragioni…per aver trascorso del tempo con chi amiamo, per un obiettivo raggiunto, per un tramonto mozzafiato, per una libro che ci ha coinvolti, … Bisogna dunque avere la capacità di trovare sempre un lato positivo anche nelle situazioni peggiori consapevoli di cogliere ancora di più ciò che di buono abbiamo nella nostra vita e quindi far sì che quella meravigliosa sensazione di leggerezza dell’animo e di riconoscenza possa trovare il “giardino in cui fiorire”.
Ai miei premurosi giardinieri, che mi hanno reso felice nutrendo la mia anima in momenti difficilissimi della mia vita, dedico queste considerazioni e il “new look” di linacirillo.it che si arricchisce anche di nuovi contenuti e amici. A Loro e a Voi di scoprirli! Curiosi, golosi, studiosi…buon ritrovato viaggio insieme!