Gaeta e la spiaggia di Serapo occupano un posto speciale nello scrigno dei miei ricordi: ogni anno, da bambina, trascorrevo con la mia famiglia la festa di Sant’Anna in compagnia dei miei zii e delle mie cugine, interrompendo per un giorno il ritmo delle mie vacanze nella nostra casa al mare. Ero super elettrizzata e impaziente di raccontare dei miei vecchi e nuovi amici, dei giochi e delle mie giornate alle mie cugine ed ero curiosa di ascoltare le loro storie. Da giovane donna ci andavo con gli amici per il mare ma anche per trascorrere le serate nel borgo di Gaeta medievale; da mamma ci sono stata con mia figlia che, tra castelli di sabbia, bagni, giochi al parco passeggiate e spettacoli di marionette, fremeva dalla gioia di partire per Gaeta. Abbiamo trascorso tante piacevoli giornate con mio cugino super tecnologicamente avanzato e la sua famiglia nella più assoluta spensieratezza! Negli ultimi anni lo scrigno si è arricchito di nuove persone come la mia cara amica e collega Candida sempre disponibile e decisamente accogliente: lunghe chiacchierate in spiaggia, passeggiate serali e pasti deliziosi hanno caratterizzato molti miei soggiorni a Gaeta insieme a lei e alla sua famiglia.
I luoghi da vivere e da ammirare in questa bella città costiera del Lazio sono tanti: nelle calde giornate d’estate, la spiaggia è ovviamente protagonista, una lunga distesa di sabbia fine e dorata che si affaccia su un mare limpido e cristallino il cui fondale degrada dolcemente, consente alle famiglie con i bambini di vivere il mare in assoluta tranquillità. A rendere ancora più gradevole la giornata in spiaggia è la vista della natura rigogliosa che la circonda; sul lato ovest domina il promontorio di Monte Orlando e la Montagna Spaccata, spettacolare formazione rocciosa caratterizzata da due fenditure verticali dove si trova il Santuario della Santissima Trinità affacciato sul mare. I sentieri del Parco di Monte Orlando sono luoghi ideali per fare escursioni in una riserva naturale protetta e godere d’una vista mozzafiato. Il lato est si estende verso il centro ed è caratterizzato da un lungomare alberato che conduce al porto.
Per un tuffo nella storia, immancabile è una visita nel borgo antico di Gaeta medievale, questa parte della città conserva numerosi elementi architettonici e culturali del suo glorioso passato; ogni passo è un viaggio nel tempo tra mura, torri, castelli, palazzi storici e chiese che narrano secoli di storia. Situato su un promontorio che domina la città e il mare, il Castello Angioino-Aragonese è una delle strutture più imponenti e iconiche della città, eretto tra il VI e il VII secolo d.C, fu ampliato e fortificato dai sovrani angioini e aragonesi. Oggi solo una parte è visitabile dal pubblico, l’altra ospita la Marina Militare. A pochi minuti a piedi, si trovano la Cattedrale di Sant’Erasmo, perfetto esempio di architettura medievale, e il Campanile romanico in stile arabo-normanno. Cajeta conserva anche importanti tratti delle antiche mura medievali che circondavano e proteggevano la città, costruite a partire dall’VIII secolo, sono state continuamente rafforzate nel corso del tempo per difendersi dalle incursioni nemiche. È affascinante muoversi lungo queste mura e immaginare le strategie difensive della città e al tempo stesso godere di un panorama eccezionale!
Le nostre passeggiate di sera estive sono sempre state caratterizzate dalle luci delle bancarelle dei mercatini del Lungomare Caboto con una vasta scelta di libri, oggetti in ceramica, borse e cappelli, freschi abiti e parei, bijoux, più o meno preziosi. Un shopping di tutto rispetto! Con mia figlia piccina, in prossimità di alcuni stand, era consuetudine assistere agli spettacoli del Teatro dei burattini dei Fratelli Mercurio di Sorrento che hanno allietato per anni le nostre serate gaetane.
Ancora oggi, allo stesso punto (nei pressi di piazza Carlo III – Lungomare Caboto), le famiglie si riuniscono davanti al palco per condividere le vicende del mitico Pulcinella, ispirate a Eduardo Scarpetta e Antonio Petito. Il Lungomare Caboto è una meravigliosa strada panoramica, si estende per diversi chilometri e collega la parte più moderna di Gaeta con il suo antico centro storico. La vista è mozzafiato e spazia sul mare Tirreno e sulle colline circostanti, così come sul porto turistico con le sue suggestive barche di pescatori e delle imbarcazioni a vela e motore.
Di sera un’altra strada dello shopping particolarmente animata è via dell’Indipendenza, pittoresca stradina di case colorate, balconi fioriti, negozietti di artigianato, ristorantini, trattorie e caffè che propongono prodotti locali. Nei nostri soggiorni a Gaeta non è mai mancata la sosta culinaria alla Pizzeria Rustica in Piazza della Libertà, all’imbocco di via dell’Indipendenza, gnam gnam, deliziose pizze a trancio dai gusti classici a quelle più particolari, da mangiare ai tavolini esterni del locale a da portare e gustare davanti ai tramonti sul mare!
Di ottimi ristoranti a Gaeta se ne trovano tanti e per tutti i gusti sia che siate amanti dei piatti di mare che di quelli di terra! Il piatto tipico, e sicuramente il più noto, è la Tiella di Gaeta, una torta salata, fatta con due sfoglie di un impasto simile a quello della pizza o del pane, ripieno di vari ingredienti. Le versioni della trazione includono la tiella di polpo, con polpo, pomodoro, olive e prezzemolo e la tiella di scarola, con scarola, olive di Gaeta, acciughe e capperi ma esistono diverse varianti. Tra le altre specialità tipiche ci sono i calamaretti alla votapiatto, le alici salate, la minestra di carciofi e patate, la gelatina di maiale. Andando via dalla città è d’obbligo comprare le celeberrime olive di Gaeta, anche conosciute come olive itrane, prodotto DOP della regione, particolarmente buone per la loro consistenza morbida e il loro sapore leggermente amarognolo.
Per i miei 50 anni, mia figlia ed io, ci siamo regalate un fine settimana ottobrino a Gaeta, dato che anche lei festeggia il suo compleanno in questo mese; la folla dei villeggianti ha lasciato il posto alla quotidianità dei gaetani e alla calma di visitatori più tranquilli incrociati passeggiando sulla larga spiaggia, priva di ombrelloni e riappropriatasi di se stessa. Le temperature primaverili, per nulla autunnali, hanno reso il weekend gradevolissimo e ci hanno svelato il volto non vacanziero di Gaeta con ritmi e abitudini diverse ma altrettanto allettanti.
Consiglio in più…
Nelle vicinanze di Gaeta, a circa mezz’ora di auto, si trova il Porticciolo romano, chiamato anche Porto di Gianola o Porticciolo di Gianola perché situato appunto nella frazione di Gianola, nel comune di Formia. Si colloca nel Parco Regionale Riviera di Ulisse, una riserva naturale che comprende anche il promontorio di Gianola e il Monte di Scauri; è accessibile a piedi e può essere visitato percorrendo i sentieri che attraversano il parco. Evitiamo di andarci nel mese di agosto perché la spiaggia e l’area immediatamente circostante è piccola ma vi assicuro decisamente suggestiva.
Il porto, di antica epoca romana, veniva utilizzato come punto di approdo e rifugio per piccole imbarcazioni lungo la costa ed era probabilmente parte di una villa marittima romana; Gianola è infatti famosa per la presenza di diversi resti archeologici tra cui proprio quelli di ville romane.
Se avete tempo di restare anche per l’ora del tramonto vi si presenterà uno spettacolo unico: l’insenatura di spiaggia cinta da due bracci che si aprono verso il mare più profondo, le banchine, le scalette e gli ormeggi, si vestono di un colore straordinario e la fitta natura circostante sempre più scura ne esalta i contrasti!
I percorsi naturali che partono dal spiaggia sono l’ideale per chi ama fare trekking, la brezza marina aiuta la risalita e il panorama del mare e delle falesie ripaga della fatica.
Se siete curiosi fate un salto nelle mie foto “Souvenirs de (mes) voyages et escapades“
Curiosità e leggende