Le cattive notizie viaggiano in fretta… così, velocemente, le immagini e le informazioni del BARBAROattacco alla redazione del periodico settimanale Charlie hebdo, a Parigi, sono arrivate via web, dai giornali, dalle televisioni, dalla radio, a raffica, concise e violente come lo sono stati i colpi di kalashnikov che hanno spezzato la vita di quanti esercitavano un diritto tra i più fondamentali dell’uomo: LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE!
Non voglio fare politica, non voglio fare oratorie sulle religioni, né disquisire sulle modalità di intervento dell’intelligence ma voglio gridare con ogni forza JE SUIS CHARLIE!
La civiltà è Charlie!
Perché non è civiltà, non è un credo, non è una religione, non è uno stato ciò che si impone con la violenza; colui che spara a sangue freddo su un uomo inerme e che invoca pietà è soltanto un vigliacco, un barbaro, è l’immagine della debolezza NON della forza, della crudeltà non di Dio.
A voi terroristi, gridiamo con ogni forza NOUS SOMMES CHARLIE!
Sappiate che la PAROLA ha la forza e il potere di essere immortale, la PAROLA ha la capacità di ferire e di uccidere più di qualsiasi arma e ha il grande dono di concepire una replica, di alimentare il confronto, di costruire il dialogo e la civiltà. La PAROLA, il disegno, la musica, l’arte, la cultura saranno le nostre armi … così combatteremo, l’ignoranza, l’intolleranza, la dittatura, il fanatismo, il terrorismo, l’ignobile violenza.