Prime pagine e trafiletti sulla malasanità sono ormai vergognosamente all’ordine del giorno, per non parlare delle inchieste e dei report che nascono dal proliferare di questi funghi velenosi di medici incompetenti, venali, figli di papà-primari; tuttavia in questo scenario devastante, in cui io stessa malauguratamente mi sono ritrovata, c’è chi lavora seriamente con competenza, capacità e umanità, con quella professionalità da cui non si può fare altro che imparare.L’iter dei pazienti è tristemente quasi sempre lo stesso: si passa tra le mani di medici superficiali, approssimativi, ciarlatani, alcuni dei quali del tutto impreparati ma forti del loro ruolo; altri per quanto animati da buone intenzioni scivolano frequentemente non solo su errori di valutazione e applicazione ma anche in quei vergognosi ingranaggi di politiche ospedaliere in cui il paziente diventa soltanto una pratica su cui poter guadagnare. Troppe volte tanti ammalati, più o meno gravi, avendo come unico disperato bisogno quello di stare bene, si lasciano guidare ciecamente dai suddetti “medici”, spesso aggrappandosi a terapie, come dire alternative, del tutto ridicole, con la sola scusante della propria disperazione e dolore. Chi cerca disperatamente la guarigione deve anche fare i conti con il marasma di “suggerimenti” di parenti, amici, di colleghi e perfino di conoscenti che esprimono non solo la loro opinione ma indirizzano prima da una parte poi dall’altra; insomma alle sofferenze fisiche si unisce una confusione mentale, uno smarrimento che finisce col peggiorare la situazione perdendo di vista le cose importanti da valutare. Ma è proprio in questi momenti che bisogna rimanere lucidi, guardarsi bene intorno, informarsi; oggi internet può aiutare molto, è un pozzo di informazioni da cui poter attingere e confrontarsi anche con altri pazienti. Se scrivo tutto questo è perché anche io da paziente ho fatto la stessa trafila e dopo tantissimi tentativi, spostamenti, errori in merito alle terapie e tutto il resto alla fine del caos, grazie ad un caro e prezioso amico, confrontandosi soprattutto con gli altri ammalati, sono arrivata all’ospedale Sant’Orsola Malpighi: dopo otto anni di sofferenze, con sintomi fisicamente, emotivamente e socialmente invalidanti, senza trovare mai un effettivo e duraturo miglioramento, ho iniziato una nuova terapia seguita da un medico eccezionale il dottor Paolo Gionchetti. Con il suo fare serafico e deciso, il dottor Gionchetti ha immediatamente inquadrato la mia situazione, abbiamo (ri)fatto degli esami (uno dei quali per me impossibile da fare) e con la giusta terapia piano piano, adattando di volta in volta secondo i cambiamenti del mio corpo e dei valori degli esami, uno step dopo l’altro mi ha ridato una vita normale: ho ripreso a lavorare, a godermi gli affetti, ad assaporare i sapori, riconquistando la concreta consapevolezza che finalmente la malattia può essere gestita.Eppure il mio stato non era affatto buono, la malattia era in fase di piena attività e i farmaci che assumevo, alcuni particolarmente “pesanti”, mi erano stati somministrati con leggerezza e inappropriatamente ma lui con professionalità, calma, con la sua costante presenza, malgrado i chilometri di lontananza, ha saputo curare la malattia e il malato. Questo Medico eccezionale mi assiste da più di due anni in modo ineccepibile e ogni qualvolta ho bisogno di lui, nella nostra corrispondenza sanitaria, trovo le risposte ai miei problemi, sempre puntuale, controlla le mie analisi, modifica, se opportuno la terapia, mi consiglia in ogni modo possibile, garbato e discreto si occupa anche della mia sfera emotiva: una settimana fa sono peggiorata, ai sintomi tipici se ne sono aggiunti altri, allora come spesso succede in questi casi, ho acceso il pc e ho scritto quanto mi stava accadendo, ebbene dopo poco la sua risposta era li sotto i miei occhi, precisa nella diagnosi e nella terapia. Oggi quei sintomi sono rientrati ed io ancora ripenso alla rapidità e all’efficienza del suo operato! (e pensare che in passato nella mia stessa città era praticamente impossibile reperire il mio medico, tra cellulare spento, o peggio ancora senza risposta, appuntamenti difficili da prendere, terapie approssimative…che angoscia!) Ora non posso fare a meno di pensare che esistono i bravi medici, quelli che vogliono fare il loro mestiere onestamente e con professionalità così come fa il dottor Gionchetti.Attraverso il suo modo di lavorare egli è la prova di come si possa e si deve lavorare con i pazienti, di come si possono conciliare le esigenze ospedaliere con quelle dell’ammalato, di come attraverso l’organizzazione del proprio lavoro si possa seguire costantemente il proprio assistito gestendo farmaci e terapie, senza perdersi in chiacchiere pedanti ma al tempo stesso sapendo ascoltare e tranquillizzare. Ogni giorno con tutti i suoi pazienti lavora come un vero e bravo Medico dovrebbe fare, tenendo sempre fede al giuramento di Ippocrate (non come quanti pur avendolo pronunciato nel corso degli anni lo contravvengono!) per averne la conferma basta andare al Sant’Orsola vederlo all’opera e parlare con quanti da lui hanno avuto la possibilità, come me, di tornare a vivere. (e per i più diffidenti beh un’occhiata al suo curriculum vitae e la paura passa!)